LANGUISHING

Tra pandemia, guerra e crisi economica, la nostra vita quotidiana oggi è tra le più difficili che ci si siano presentate negli ultimi decenni.


Il progetto vuole indagare le incertezze che la situazione ha portato nelle nostre vite, facendo emergere le emozioni che stiamo vivendo in questo lungo periodo di crisi iniziato oramai nel 2020. Emozioni diverse e contrastanti con un umore altalenante,  claustrofobie, paure, l’ansia, la prospettiva di un futuro incerto ma anche la speranza.

Queste sono alcune delle emozioni che proviamo in modo intenso sempre più oggi.

La paura è uno dei sentimenti che dilaga un po’ ovunque e, comprensibilmente, affligge un po’ tutti: abbiamo paura del futuro, dei cambiamenti e delle difficoltà che ci aggrediscono da ogni parte, abbiamo timore di fallire e di non farcela a di non essere all’altezza di sfide sempre più impegnative. Eppure, non possiamo abbandonarci a un sentimento che ci paralizza e ci impedisce di fare scelte razionali e adeguate alla situazione.

La stanchezza emotiva, anche conosciuta con il termine esaurimento emotivo, è un altro stato in cui ci si sente emotivamente esausti e svuotati a causa dello stress accumulato dalla propria vita personale o condizionato dagli eventi che ci circondano. Come appunto la pandemia e la guerra tra Russia e Ucraina.

Sebbene non ci sia una diagnosi ufficiale per la stanchezza emotiva, i suoi effetti sono più che reali. Le persone possono sentirsi così sopraffatte da non essere sicure su come andare avanti con la loro vita. Provano un misto di esaurimento, rabbia, disgusto, disperazione, ipervigilanza, ansia e dolore. Più questo malessere prosegue, più chi ne soffre si sente meno energico e motivato.

 

Infine, nonostante oramai possiamo dire di essere quasi alla normalità a livello pandemico, sembra permanere nella popolazione una sensazione inspiegabile, caratterizzata da un’assenza di benessere, da indifferenza e rassegnazione tipico del post-pandemia che prende il nome di “languishing” (languore).